Apertura nuovi mercati esteri

 


Il vero senso della parola collaborazione sta nel "sentire" le richieste degli altri, valutarne la fattibilità e procedere all'esecuzione laddove fosse possibile.

Alcune aziende ci hanno chiesto se potessimo fare un utilizzo anche in senso inverso del database importatori che abbiamo elaborato in AMA. Ovvero se l'associazione fosse disponibile a contattare gli importatori del paese nel quale un'azienda avesse un interesse ad entrare con i suoi prodotti e presentare l'azienda stessa. 

Ci abbiamo riflettuto poiché è per noi di fondamentale importanza dare a tutte le aziende le stesse opportunità di crescita. Vero è anche che attendere le richieste specifiche da parte di un importatore avrebbe comunque avvantaggiato alcune aziende a discapito di altre. Un esempio: abbiamo ricevuto da un importatore svedese la richiesta di selezionare verdure sottolio formato HoReCa, meglio se confezionate in vassoi da gastronomia. Le aziende che non producono questa specie di prodotto sarebbero comunque rimaste escluse dalla selezione. Un altro esempio: un importatore giapponese ci ha chiesto di trovare cantine di vini naturali. Chi produce vini fossero anche biologici resterebbero comunque escluso dalla ricerca. Ed altri esempi ancora potremmo farne.

Allora, se lo scopo è quello di sostenere le aziende nel vendere all'estero perché non soddisfare anche le specifiche richieste delle singole aziende?

Siamo giunti alla conclusione che tutte le imprese che nutrano un interesse per uno o più mercati esteri possano avere tramite noi la possibilità di farsi conoscere agli importatori di quel/quei paesi. Tutte senza distinzione alcuna, fermo restando il servizio che AMA comunque darà agli importatori che invece siano alla ricerca di un determinato prodotto.

In questo modo tutte le aziende potranno avere una chance in più di far arrivare i loro prodotti laddove vorrebbero fossero presenti. Vogliamo però chiarire qual è la differenza tra le due opzioni: una cosa è soddisfare una richiesta di un importatore interessato ad un prodotto... e generalmente questo tipo di richiesta ha un'alta percentuale di probabilità che si tramuti in ordini, altra cosa è presentarsi agli importatori offrendo loro i nostri prodotti. La presentazione è certa e il contatto sicuro, l'associazione farà il massimo per valorizzare la vostra azienda e i vostri prodotti ma l'esito ha una probabilità inferiore di tramutarsi in ordini. Questo pensiero crediamo sia condivisibile da tutti voi.

Comunque, perché non tentare? Non si dice forse che "ogni lasciata è persa?"

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